Incredibile ma vero, ahinoi!

In pieno 2021 buona parte delle nostre città e degli spazi che ci circondano sono ancora afflitti da littering, ovvero dai piccoli rifiuti disseminati in giro, un problema che potrebbe essere superato semplicemente (?) con un po’ di consapevolezza, senso civico e rispetto per l’ambiente.
E mentre stiamo ancora affrontando il littering, una questione che, a conti fatti, è di facile gestione, intorno a noi si stanno verificando cambiamenti climatici significativi che avranno conseguenze sulla Terra per i decenni e i secoli a venire.

Siamo già sull’orlo del precipizio: dobbiamo ridurre le emissioni di gas serra e imparare a gestire le risorse senza sprechi se non vogliamo finirci dentro. Città sommerse, clima impazzito, acqua potabile sempre più scarsa.
Non è la trama di un romanzo, distopico, di fantascienza.
Come sappiamo, è il futuro che – giorno dopo giorno –  si sta trasformando nel nostro presente. 

D’altra parte, noi di #IoLaButtoLì siamo anche consapevoli che ci sono tantissime persone che come il colibrì fanno ogni giorno la loro parte.
Non solo.
Le contromisure per gestire nel miglior modo possibile il cambiamento climatico e promuovere uno sviluppo globale sostenibile, sono allo studio di scienziati e ricercatori in ogni ambito.
Un esempio? Nel sito Project Drawdown un team di ricercatori ha raccolto e presentato strategie applicabili per arginare la produzione di gas serra nei più svariati settori dell’economia.

Quo vadis? La questione della crescita urbana

Certo, è difficile prevedere cosa accadrà nei prossimi anni: le incognite e le questioni aperte sono ancora tante.
Una su tutte?
Dove tenderà a concentrarsi la popolazione globale nei prossimi decenni?
Le stime ufficiali ci dicono che entro il 2030 quasi il 60% delle persone abiterà in aree urbane (oggi la percentuale di popolazione che vive in città è intorno al 55%).
Per questo la sostenibilità delle città è uno degli obiettivi principali dell’Agenda 2030 promossa dalle Nazioni Unite (precisamente l’obiettivo 11, puoi approfondire qui).

Una definizione di città sostenibile? È una città che si sviluppa tenendo conto degli aspetti di sostenibilità ambientale, sostenibilità economica e sostenibilità sociale.
Queste tre componenti sono la chiave dello sviluppo sostenibile e noi di #IoLaButtoLì ne abbiamo già parlato in questo articolo

Ma come si organizza concretamente una città orientata alla sostenibilità? 

Una delle strategie più quotate per migliorare la sostenibilità urbana è la cosiddetta “città del quarto d’ora”.
L’esempio più noto è Parigi. La sindaca Anne Hidalgo promuove una visione dello sviluppo cittadino in cui servizi, negozi e posti di lavoro siano raggiungibili nell’arco di un quarto d’ora dalla propria abitazione, così da essere agevolmente raggiungibili a piedi o in bicicletta.
Ma questa non è l’unica prospettiva esistente.
L’architetto Stefano Boeri (ideatore del Bosco Verticale di Milano) in questa video intervista  pubblicata sul canale Youtube di InsideEVs Italia propone, per esempio, una rivitalizzazione dei piccoli borghi.

Le proposte e le sperimentazioni non mancano.
Il futuro si prospetta ricco di sorprese ma ti stai chiedendo qual è la situazione attuale della sostenibilità urbana in Italia?
Noi di #IoLaButtolì ti invitiamo a scoprire il progetto Sustainable Cities promosso da Save The Planet che analizza gli indicatori per numerose città italiane.

TOGLIAMO SPAZIO AL LITTERING E FACCIAMO LARGO ALLA SOSTENIBILITÀ!