L’installazione, inaugurata oggi alla presenza del Sindaco e delle Istituzioni, purifica l’aria circostante per quasi 10mila persone ogni ora e riduce il fenomeno dell’isola di calore

Bari, 9 giugno – Un’installazione urbana capace di condensare al suo interno i benefici di una piccola foresta cittadina, assorbendo lo smog e rilasciando aria pulita: si chiama City Tree la nuova struttura promossa da JTI Italia e Save the Planet, inaugurata oggi in Largo Sorrentino a Bari.

L’installazione, che presenta alla base delle sedute fungendo anche da panchina, è progettata per catturare gli agenti inquinanti e purificare l’aria circostante per quasi 10mila persone ogni ora.

Grazie alla sua tecnologia, la struttura contribuisce inoltre a raffreddare l’ambiente circostante e a ridurre la cosiddetta “isola di calore”, un fenomeno tipico delle grandi città.

Presenti all’evento di inaugurazione, il Sindaco di Bari Antonio Decaro, l’Assessore ai Lavori Pubblici Giuseppe Galasso, il Corporate Affairs & Communication Director di JTI Italia Lorenzo Fronteddu e la Presidente di Save the Planet Elena Stoppioni

Abbiamo accolto con grande interesse questa iniziativa, che promette molteplici ricadute positive, prima su tutte il miglioramento della qualità dell’aria”, ha commentato il Sindaco di Bari, Antonio Decaro. Ogni piccolo passo in avanti che facciamo per contribuire a migliorare il clima della nostra città è importante. Ben vengano, quindi, interventi come questo, che si integrano con le azioni messe in campo dall’amministrazione comunale su più fronti: dall’incremento delle aree verdi, alle politiche sugli incentivi alla mobilità sostenibile fino all’efficientamento degli edifici comunali. Tecnologie come questa sono certamente uno strumento importante, che va nella medesima direzione delle nostre azioni a vantaggio del benessere dei cittadini. Dunque, guardiamo con grande attenzione ai risultati di questa speciale installazione, che speriamo possa risultare efficace nella riduzione dello smog“.

Dopo il murale dedicato a Liliana Segre, icona simbolo della battaglia contro odio e razzismo, oggi Pesaro si arricchisce di un’altra opera di street art urbana dal forte valore sociale. Un bellissimo progetto che riqualifica una delle zone più frequentate della città, vicino alla stazione e all’ingresso al centro storico. In linea con il lavoro che l’Amministrazione sta portando avanti da qualche anno, grazie a “Sotto…passaggi d’arte urbana”, il progetto ideato dal coordinatore degli eventi del Comune di Pesaro Massimiliano Santini che ha lo scopo di dare colore agli spazi grigi della città per promuovere un intervento di miglioramento estetico dei sottopassi cittadini, tramite la realizzazione di murales”.

Tema del murales, che si estende per un totale di 350 metri di superficie internamente ed esternamente al sottopassaggio di via Rossi, l’inclusività e la ferma condanna a qualsiasi genere di intolleranza e discriminazione.

“Oltre che estetica e decorazione, l’arte ha sempre avuto un valore morale e comunicativo” – ha infatti spiegato l’autore dell’opera, Mirko Loste – “Nella storia è sempre stato un modo immediato per parlare o mettere in discussione il periodo che si viveva. La Street Art amplifica enormemente questo concetto vista la sua “prepotenza”: L’arte di strada, a differenza da quella della galleria, è alla mercé di tutti, sotto gli occhi di migliaia di persone che ogni giorno vivono il quartiere o semplicemente passano davanti il muro in cui viene collocata l’opera. Per questo motivo ho sempre trattato il mio lavoro come missione; un modo diretto per lanciare messaggi tali da poter far riflettere. Quindi è doveroso per me utilizzare tematiche di integrazione soprattutto in un periodo come questo dove spesso la mala comunicazione o finta propaganda rischiano di travisare la verità e allontanare invece di avvicinare. Di avvicinarci come società. La diversità, anche di opinioni, deve essere un valore aggiunto perché dalla diversità si può solo apprendere e migliorare. Per questo motivo quando mi è stato proposto di rappresentare un’opera che parlasse di integrazione ho immediatamente accettato con entusiasmo. Ho avuto la possibilità di dire la mia e, nei giorni di lavorazione, mi sono accorto che in fondo, se ci teniamo per mano, il mio punto di vista non è poi diverso da quello di chi mi osservava dipingere: ma te ne accorgi solo tenendosi per mano”.

L’iniziativa, promossa da JTI Italia e Save the Planet Onlus, si colloca all’interno di Sustainable Cities, campagna nata dalla collaborazione tra le due realtà per monitorare la sostenibilità ambientale e sociale delle città italiane e di conseguenza promuovere interventi concreti di concerto con le amministrazioni locali. Oltre a Pesaro, infatti, l’impegno di JTI Italia ha già toccato altre città italiane, come Genova, dove è stata finanziata la realizzazione di una nuova “zona verde” in Piazza Piccapietra, oppure Bergamo, dove è stato realizzato un murales contro la violenza sulle donne ad opera dell’artista Elisa Veronelli. 

“È per noi un onore essere protagonisti della realizzazione di quest’opera – ha commentato Lorenzo Fronteddu, Corporate Affairs & Communications Directors di JTI Italia – Il messaggio di inclusione di cui questo murales si fa portavoce mostra come insieme, mano nella mano, è davvero possibile vincere ogni genere di intolleranza e discriminazione, creando un ponte di colore, una “catena” di mani capace di unire persone e vite diverse, così come un sottopassaggio unisce quartieri diversi all’interno della stessa città. Per noi di JTI, infatti, sostenibilità non è solo una parola, ma un impegno concreto che decliniamo a 360 gradi in modo integrato: attenzione all’ambiente, ma anche e soprattutto alle persone e alla realtà in cui operiamo. Un impegno che emerge chiaramente in quest’opera, in cui sostenibilità ambientale e sociale si fondono in modo armonico, grazie alla vernice capace di purificare l’aria e al messaggio di inclusione e accoglienza di cui il murales si fa portavoce. Questo genere di progetti, che senza la grande e proficua collaborazione di Save the Planet e delle amministrazioni locali non vedrebbero mai la luce, sono l’esatta espressione di ciò che noi intendiamo per sostenibilità: un approccio globale che sposi tanto l’attenzione all’ambiente quanto quella verso il sociale”.

L’installazione City Tree è la dimostrazione concreta di come innovazione e tecnologia possano essere al servizio della salvaguardia dell’ambiente e del benessere”, ha invece dichiarato l’Assessore ai Lavori Pubblici del Comune di Bari, Giuseppe Galasso. “Questa struttura, promossa da JTI Italia e Save the Planet, risulta del tutto coerente con la strategia portata avanti dall’amministrazione comunale che ha puntato sullo sviluppo della mobilità sostenibile, sull’incremento degli spazi verdi e delle piste ciclabili e sul rafforzamento del tpl proprio per migliorare la qualità dell’aria in città. Anche la localizzazione scelta, in uno degli spazi urbani maggiormente trafficati, è frutto di una valutazione accorta“. 

Il progetto del City Tree non si limiterà però a purificare l’aria della città, offrendo anche un’analisi puntuale dello stato di inquinamento dell’area circostante. Grazie a dei sensori inseriti all’interno della struttura, infatti, l’installazione sarà in grado di monitorare la qualità dell’aria, raccogliendo dati che verranno poi forniti al Comune attraverso report mensili, permettendo all’Amministrazione di tenere sempre sotto controllo la presenza degli agenti inquinanti nell’ambiente.

La stesso posizionamento del City Tree non è lasciato al caso: il luogo dell’installazione è stato infatti studiato dai giovani ricercatori di Lombardini22 – società di progettazione che promuove azioni di impact investing raccordando architettura, comunità e sostenibilità e partner tecnico del Progetto insieme a Pensieri e Colori – con un metodo data driven innovativo basato sulle neuroscienze applicate allo spazio. Grazie al quale, le persone saranno agevolate ad accogliere i messaggi positivi che verranno proiettati sullo schermo della struttura, conferendo al progetto anche una forte valenza sociale.

“Siamo davvero orgogliosi di aver contribuito a questa installazione. Il nostro percorso con JTI Italia prosegue per agire, concretamente, sul tema della sostenibilità. Nello specifico, City Tree è un esempio di come ricerca e tecnologia possano essere di aiuto per il nostro pianeta. Ma si può anche definire un vero e proprio trailer delle città del futuro”, ha spiegato Elena Stoppioni, Presidente di Save the Planet. “Il progetto rappresenta la dimostrazione di come sia possibile cambiare le città, partendo da contesti di vita quotidiana. Quello che deve partire oggi da Bari è uno stimolo, affinché sempre più iniziative come questa vengano portate avanti da privati, amministrazioni o semplici cittadini”.

L’iniziativa, che punta a migliorare la qualità dell’aria anche laddove non è possibile piantumare alberi veri e propri, si colloca all’interno di Sustainable Cities, campagna nata dalla collaborazione tra Save The Planet e JTI Italia per monitorare la sostenibilità ambientale e sociale delle città italiane, promuovendo interventi concreti di concerto con le amministrazioni locali.

Oltre a Bari, infatti, la partnership tra le due realtà ha già toccato diverse città italiane, come Genova, dove è stata finanziata la realizzazione di una nuova “zona verde” in Piazza Piccapietra, o Pesaro, dove è stato realizzato un murales ecologico contro intolleranze e discriminazioni. 

“Da anni siamo al fianco di Save the Planet nel contribuire a rendere sempre più verdi e inclusive le città italiane”, ha commentato Lorenzo Fronteddu, Corporate Affairs & Communication Director di JTI Italia. “Per JTI, quello della sostenibilità è un aspetto centrale sotto tutti i punti di vista e, come azienda, sentiamo la necessità di fare la nostra parte per favorire la transizione ecologica nei territori in cui operiamo. Siamo quindi profondamente orgogliosi di inaugurare questo progetto qui a Bari, città alla quale siamo legati con un impegno crescente da molti anni. Questo progetto è parte integrante di questo impegno e della nostra visione di sostenibilità e dimostra ancora una volta che grazie alla sinergia tra tutti i player in gioco, istituzioni in primis, è ancora possibile dare vita a iniziative di successo, capaci di fare la differenza nella vita delle persone”.